mercoledì 13 dicembre 2017

Nora Bossong - Visita -


Nora Bossong è nata a Brema nel 1982.
Poetessa, saggista e scrittrice di romanzi.
Ha studiato filosofia e letterature comparate a Leipzig, Berlino e Roma.
Vive a Berlino.









Visita




La donna anziana siede alla finestra tutto il giorno
e ha in mano un fazzoletto, troppo stanca
per fare cenno a un modo
che non frequenta più. Il Fuori
è uno schermo di TV. Come abbia fatto io
da lì ad entrare nella sua stanza
per lei resta un mistero,
non me lo domanda,
dice soltanto: Ci sono così tante cose,
che non comprendo,
ah, ragazza, lo sai,
non sono la più intelligente.
E si spalanca dietro la sua ombra 
l’appartamento
un guscio troppo grande di conchiglia sepolto
nella melma del tempo, che non appartiene più alla città.
Cominciò così, che si rimpiccioliva
di anno in anno, finché non trovò più
il suo passo mondano, il lampo dello sguardo,
come se bruciasse nei suoi occhi
l’aria fumosa di un casinò.
Forse, lei dice e un giorno
e non vuole andare via dalla finestra,
lei è così sottile, adesso
che il giorno, non lo sente più. 
Ah, ragazza, dice,
sai, abbiamo tempo.






da "Reglose Jagd" - "Caccia immobile"
Klampen Ferlag, 2007


Traduzione: Maria Grazia Di Biagio







Besuch




Die alte Frau sitzt tagelang am Fenster
und hält ein Taschentuch, zu träg,
hinaus in eine Welt zu winken,
die sie nicht mehr betritt. Das Draußen
ist ein Fernsehbild. Wie es mir glückt,
von dort ihr Zimmer zu betreten,
bleibt ihr ein Rätsel,
sie fragt mich nicht danach,
sagt nur: Es gibt so vieles,
das ich nicht versteh,
ach Mädchen, weißt,
die Klügste bin ich eben nicht.
Und hinter ihrem Schatten klafft
die Wohnung,
die zu große Schale einer Muschel, vergraben
in dem Zeitschlick, der nicht mehr zur Stadt gehört.
Es begann damit, dass sie verzwergte
Jahr um Jahr, nicht mehr zu finden
Ihr mondäner Gang, ihr Blinzeln,
als brenne ihr verrauchte Luft
eines Kasinos in den Augen.
Vielleicht, sagt sie und irgendwann
und will nicht weg von ihrem Fenster,
sie ist so dünn geworden,
dass sie keinen Tag mehr spürt.
Ach Mädchen, sagt sie,
weißt, wir ham ja Zeit.





© Zu Klampen Verlag
Aus: Reglose Jagd
Springe: zu Klampen! Verlag, 2007
Audioproduktion: 2007, Literaturwerkstatt Berlin



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