La Poesia è sostanza dell'immateriale. Il Poeta, un facchino che ne porta il peso.
domenica 18 febbraio 2018
Giorgio Caproni - Battendo a macchina -
Mia mano, fatti piuma:
fatti vela; e leggera
muovendoti sulla tastiera,
sii cauta. E bada, prima
di fermare la rima,
che stai scrivendo d'una
che fu viva e fu vera.
Tu sai che la mia preghiera
è schietta, e che l'errore
è pronto a stornare il cuore.
Sii arguta e attenta: pia.
Sii magra e sii poesia
se vuoi essere vita.
E se non vuoi tradita
la sua semplice gloria,
sii fine e popolare
come fu lei - sii ardita
e trepida, tutta storia
gentile, senza ambizione.
Allora, sul Voltone,
ventilata in un maggio
di barche, se paziente
chissà che, con la gente,
non prenda aìre e coraggio
anche tu, al suo passaggio.
da: "Il seme del piangere" (1954 - 1958)
Dalla nota dell'autore al libro: "Il Voltone è nomignolo popolare della vasta Piazza Carlo Alberto (ora Piazza della Repubblica), giustificato dal fatto che sotto di essa, come sotto una grande volta, è il canale navigabile che unisce il Fosso dei Navicelli con la Darsena del Cantiere Orlando. Il Cisternone è il serbatoio dell'acquedotto di Colognole, costruzione gialla di stile neo-classico sormontata da un grandioso nicchione. In Cors'Amedeo, presso il Parterre e il Cisternone, era la palazzina dove son nato. Via Palestro è (o era) una delle vie più popolari dove ho abitato fino al '22".
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