venerdì 1 dicembre 2017

T. S. Eliot - Su un ritratto

Foto Lorenzo Ragni



SU UN RITRATTO

In una folla di tenui sogni, ignota
a noi di mente inquieta e piedi stanchi,
a noi sempre di fretta per le strade, lei
se ne sta solitaria nella stanza a sera.

Non come dea serena scolpita nella pietra,
ma evanescente, come noi incontrassimo
una lamia pensosa nel folto di un bosco,
fantasia immateriale che emana da noi stessi.

Meditazioni liete né sinistre turbano
le sue labbra, né muovono l’esili mani;
e gli occhi oscuri nascondono i segreti
di lei che vive oltre il cerchio dei nostri pensieri.

Il pappagallo sulla sbarra, che spia silenzioso,
l’osserva con un occhio paziente e curioso.




da: T. S. Eliot POESIE, Tascabili Bombiani, 1983
traduzione di Roberto Sanesi




ON A PORTRAIT

Among a crowd of tenuous dreams, unknown
To us of restless brain and weary feet,
Forever hurrying, up and down the street,
She stands at evening in the room alone.

Not like a tranquil goddess carved of stone
But evanescent, as if one should meet
A pensive lamia in some wood-retreat,
An immaterial fancy of one’s own.

No meditations glad or ominous
Disturb her lips, or move the slender hands;
Her dark eyes keep their secrets hid from us,
Beyond the circle of our thought she stands.

The parrot on his bar, a silent spy,
Regards her with a patient curious eye.



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