SENZA TITOLO
Rimasero talmente soli,
talmente senza parole
e degni di miracolo per tanto
disamore –
di un fulmine dal cielo, d’esser
mutati in pietra.
Milioni di coppie di mitologia
greca,
però non c’è salvezza per lui
come per lei.
Se almeno ci fosse qualcuno sulla
porta,
se qualcosa, per un attimo,
apparisse, sparisse
lieto, triste, da ovunque
venisse,
fonte di riso o timore, che
importa.
Ma non accadrà nulla. Nessuna
improvvisa
inverosimiglianza. Come in un
dramma borghese,
questo sarà un lasciarsi del
tutto regolare,
neanche un apriti cielo per
solennizzare.
Sullo sfondo solido della parete,
l’un per l’altro dolente,
stanno di fronte allo specchio, e
lì c’è
solo il riflesso conveniente.
Solo il riflesso di due persone.
La materia sta sull’attenti.
per quanto è lunga e larga, e
alta,
in terra, in cielo e ai lati
vigila i destini innati
- quasi che per una cerbiatta
repentina nella stanza
dovesse crollare l’Universo.
da “Amore a prima vista” –
Adelphi, 2017
A cura di Pietro Marchesani
Nessun commento:
Posta un commento