giovedì 14 dicembre 2017

Wislawa Szymborska - Una poesia da "Amore a prima vista"























SENZA TITOLO




Rimasero talmente soli,
talmente senza parole
e degni di miracolo per tanto disamore –
di un fulmine dal cielo, d’esser mutati in pietra.
Milioni di coppie di mitologia greca,
però non c’è salvezza per lui come per lei.

Se almeno ci fosse qualcuno sulla porta,
se qualcosa, per un attimo, apparisse, sparisse
lieto, triste, da ovunque venisse,
fonte di riso o timore, che importa.

Ma non accadrà nulla. Nessuna improvvisa
inverosimiglianza. Come in un dramma borghese,
questo sarà un lasciarsi del tutto regolare,
neanche un apriti cielo per solennizzare.

Sullo sfondo solido della parete,
l’un per l’altro dolente,
stanno di fronte allo specchio, e lì c’è
solo il riflesso conveniente.

Solo il riflesso di due persone.
La materia sta sull’attenti.
per quanto è lunga e larga, e alta,
in terra, in cielo e ai lati
vigila i destini innati
- quasi che per una cerbiatta repentina nella stanza
dovesse crollare l’Universo.





da “Amore a prima vista” – Adelphi, 2017
A cura di Pietro Marchesani




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