Nicoletta Fazio è nata e vive a Lanciano.
Laureata in Lettere Classiche all'Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano, è giornalista pubblicista e si dedica da sempre con
passione alla scrittura.
Ha pubblicato due raccolte poetiche, “Pensieri” (Antonio
Facchin Editore, Roma 2002) e “Il tuo nome è un'isola” (Book, Ro Ferrarese
2011).
Inoltre, nel 2014 ha dato alle stampe con L'Autore Libri di
Firenze la sua tesi di laurea, “Il tema del lago in alcune importanti opere
della letteratura occidentale”, il cui argomento le era stato assegnato dal
poeta Luciano Erba, suo professore di letteratura comparata.
Ha ottenuto negli anni lusinghieri riconoscimenti in diversi
concorsi letterari nazionali e internazionali, sia per la poesia che per la
narrativa e la saggistica, tra cui: “Artepoesia” di Montepulciano, “Giovanni
Gronchi” di Pontedera, “Amicizia – Mario Giuseppe Restivo” di Palermo (sezione Giovani),
“Danilo Chiarugi” di Ponsacco, “Gaetano Cingari” di Reggio Calabria, “Maria
Messina” di Mistretta, “Città di Livorno”, “Città di Sortino”, “Giovanni
Cianci” di Fiumara, “San Benedetto del Tronto nel cuore”, “Alessio Di Giovanni”
di Raffadali, “Il Pontile” di Francavilla al Mare, “Cerchiara di Calabria Perla
dello Jonio”, “Sellion” di Sellia, “Napoli Cultural Classic”, “Resy
Ceccatelli”, “Memorial Benedetta Pendini” di Padova, “Vincenzo Paternò
Tedeschi” di Catania, Premio “Racconti nella Rete” di Lucca, Premio
“Civitaquana”, “Mediterranea” di Marina di Ragusa (nell'ambito del Mazzarelli
Art Festival).
Una poesia tratta dal volume “Il tuo nome è un'isola” è
stata letta alla fine della puntata del 07 aprile 2011 del programma “Zapping”
di Radio Rai, a cura di Aldo Forbice.
Appassionata di letteratura e di critica letteraria, ha
scritto e scrive articoli, recensioni e saggi critici, oltre a fornire servizi
di consulenza editoriale e di ufficio stampa. Spesso è chiamata a svolgere,
durante la presentazione di libri e incontri culturali, il ruolo di moderatrice
e/o relatrice.
*
Scrivo
l'inconsistenza candida
delle nuvole
ma so la rabbia
felina
del vento
che infilza i rami
e stordisce i sogni,
alieni teoremi
della vita.
Baluardo incompreso
non resto
che io
in questa trincea
scavata
tra la finestra e le stelle
a ricamare di stupore
l'impunita irriverenza
del tempo
e un amore
spigato di luce
che non tramonta.
Da Il tuo nome è un'isola, Book Editore, Ro Ferrarese 2011.
“Non é vero che i
morti non sanno”
Tonia Giansante
*
La tua assenza
è un lago di nebbia
che non si attraversa.
Resto
sull’orlo della riva
a immaginare
come un cieco
l’altra sponda.
Da Il tuo nome è un'isola, Book Editore, Ro Ferrarese 2011.
*
INVERNO
Verrà l'inverno
a ricoprire
di neve
il cuore
da non sentirne più
i battiti
e riconoscerne
i vicoli, i gradini,
le traverse
inattese.
Nessuna mappa
a indicare la strada,
nessun vólto
amato abbastanza
da resistere
all'accecante bianco
riverbero.
Da Il tuo nome è un'isola, Book Editore, Ro Ferrarese 2011.
*
SICILIA
E continuo a sognarti
nei tuoi santi rituali,
nella sensuale malía
dei tuoi presagi,
nelle ore grèvi
dell'afa
tra il sonno e le cicale.
Annego nel tuo
respiro
che promette
canti di ciuri ciuri
e marranzani
e nonne
dai vólti sottili
in abiti scuri
affacciate a balconi
assolati.
All'ombra di un fato
antico
inesorabile resiste
la morte
mentre azzurreggia
profugo
tra il mare e i ricordi
il mio cuore bambino.
Da Il tuo nome è un'isola, Book Editore, Ro Ferrarese 2011.
A Carla, a Maria
*
PARTICOLARI
A tratti, sparsi
come cianfrusaglie
vecchie,
si ricompongono
pensieri profondi
come laghi.
Perse, commosse
da sentimenti lontani
sfioriamo
il silenzio,
bramiamo tutt'altro
da ciò che diciamo,
camminiamo
distratte, smarrite,
complici
- a modo nostro -
dell'essenziale.
Riaffiorano, di tanto
in tanto,
tracce
di quel passato
che è stato,
ma non attendono
con noi
la fine della sera.
Fetta d'anguria
sbilenca
ci sembra la luna.
Da Pensieri, Antonio Facchin Editore, Roma 2002
*
PENSIERI
Profeta di amari
canti
vago ancora per strade
non più mie
a cercare
quell'antica promessa,
ricordo bambino,
di un nonsoché perduto.
Altri tramonti avrà
ancora la civetta,
altre albe passeranno
su di me
come maree erranti
a chiedere il senso
di quel flusso eterno,
dolce e crudele,
come il cadere delle foglie
d'autunno.
Avrò ancora sussurri
da affidare al vento
sulle labbra,
io, come un tempo,
mani in tasca
a stringere con rabbia
sogni,
i pochi – solomiei -
superstiti.
Mendicante di illusioni,
ti cercherò ancora
come un tempo
in strade avare
di parole
per dividere a metà
un sorriso.
Da Pensieri, Antonio Facchin Editore, Roma 2002
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