La cipolla è un'altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollità
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.
In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d'inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla - cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda
fin nel fondo e così via.
Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell'una ecco sta l'altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un'eco in coro composta.
La cipolla, d'accordo:
il più bel ventre del mondo
A propria lode di aureole
da sé si avvolge in tondo.
In noi - grasso, nervi,vene,
muchi e secrezione.
E a noi resta negata
l'idiozia della perfezione.
da: La gioia di
scrivere - Tutte le poesie 1945-2009,
trad. it. di P. Marchesani
Adelphi,
Milano 2009
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