I.
(2009 - 2016)
Da te a me sempre un inverno
sepolto nella neve, si rassegnano
la tua storia e la mia sotto la coltre
ed un barlume di quel bianco vive
di stagione in stagione.
Fino all'ultimo inverno, se lo vedano
estremamente i miei occhi salire
verso la grande nuvola del mare.
Da buio a buio le parole che non scrivo
perché dal foglio non ne affiori
una scaglia di luce, in questo buio
l'assenza resti assenza e ad un'altra
con naturalezza ogni vana
dottrina delusa si sposi.
Nessuna luce più, da quali occhi.
Un riverbero appena dalle ciglia
socchiuse, e torna a farsi buio.
Di quell'incontro non sapremo nulla
perché non ci sarà, te n'eri amara-mente anche tu dissuasa, estremamente.
Tutto doveva qui accadere, tutto
qui dileguarsi e chiudere. Pensare
a chi non ci può più pensare,
non più sentirsi amata, amare. Questo
lo strenuo contenzioso con la vita,
l'inconsutile buio che le fa veste.
da "Il buio, la neve"
Book Editore Poesia, 2017
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