martedì 30 gennaio 2018

Grazia Di Lisio sull'opera pittorica di Ivano Pardi


COSMOGONIE


IVANO PARDI





Nel labirinto delle percezioni



Dal primo stadio formativo della terra, dal caos primordiale, Ivano Pardi rivela il suo urlo munchiano, sdoppiando l’io esasperato, come se dalla terra sgorgassero lacrime di vita alternate a improvvisi bagliori di luce. Non si placa la sua sete di materia, di terrosità ancestrale con cui scava nel labirinto delle percezioni. Decorticando particelle insinuatesi subdolamente nella struttura morfogenetica della terra, l’artista sembra concedersi un ultimo appiglio prima della ‘catastrofe ambientale’. Intonando il canto della morfogenesi, perlustra zone laviche della crosta terrestre alla ricerca del segreto insondabile: nei più occulti interstizi si è depositato il seme del male e la deturpazione ambientale si è estesa come un’occhiuta ragnatela. Ne consegue uno spaesamento pittorico, un’ondulazione del segno con effetti di trasparenze timbriche in cromie lenticolari composte da microrganismi che sfumano in rivoli segnici affastellati dal dubbio e da un’angoscia cosmo-agonica. Fino a graffiare il piano pittorico di bruciature e velature sottese. Come una barca in balia dell’onda, Pardi affida il suo testamento alla tela per raccontare, forse, nell’incessante fluire, la fine del tempo. Senza mai rinunciare all’azzurro dell’anima.
                                                                                                                               

  Grazia Di Lisio








Ivano Pardi nasce a Castelli (TE). Consegue la maturità artistica all’Istituto Statale D’Arte per poi completare la propria formazione diplomandosi presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Ha frequentato corsi di illustri maestri dell’arte italiana: Ceroli, Marotta, Cascella, Brunori, Guerrini ed altri. Si dedica da anni ad una produzione artistica contemporanea utilizzando diversi materiali, prevalentemente olio e tecniche miste su tela. Fotografo, è attivo anche nella lavorazione della ceramica contemporanea. Dal 2004 avvia una pittura materica che trova nello spessore “aggrumato” del colore il segno della sofferenza e delle lacerazioni del mondo. Dal 2007 è tra gli artisti membri del Museo della Permanente di Milano. Tantissime le sue partecipazioni a qualificate rassegne collettive e personali in Italia e all’estero: Roma, Milano, Desio, Bologna, Pescara, Teramo, Palermo, Francavilla al mare, Cisterna di Latina, Atri, Torino, Giulianova e tanti altri centri e poi Parigi, Madrid, Londra,New York, Belgrado. Nel 2011 Partecipa alla 54^ Biennale di Venezia, sala Nervi Padiglione Italia, a Torino a cura di V. Sgarbi e G. Grasso. 

ivanopardi@gmail.com


3336589053

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