giovedì 24 aprile 2014

Nuove sinergie: Paola Celi + Maria Grazia di Biagio



Per la bocca mi prendeva all'amo
pesciolino rosso luccicavo al sole
e poi sirena mi vestiva di conchiglie
con le mai il seno e poi cantavo
e lui non mi temeva e
mi tirava in barca e poi
E poi morivo

inedita



Dentro un gesto di vento le tue mani
sono cadute sulla mia superficie
come foglie improvvise d'autunno
in un giorno apatico d'estate.
Ero lago di nevi dissolte
beveraggio ad uccelli di passo.
Torvo specchio del sole, ero ghiaccio
ravvolto di stagione in stagione.
Mi hai toccato.
Sono mare adesso, aperto verso il largo
e l'orizzonte curva in un abbraccio
sulla tua forma che mi aderisce 
e naviga e forma le mie onde.
A te devo la genesi del sale e del corallo,
il furore dei marosi e la calma apparente.
Ti devo il suono degli scogli e il silenzio
vivace dei fondali popolosi.
Ti devo la compagnia
in questa solitudine mai vuota
di crepuscoli rossi, scintille di sole,
dei riflessi di tutte le lune.


da: Nella disarmonia dell'inatteso
Bel-Ami Edizioni 







2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho condiviso su FB
Grazie di tutto questo ben di dio !
leopoldo attolico -

maria grazia di biagio ha detto...

Grazie Leopoldo, sei troppo buono, il merito è tutto della pittrice Paola Celi che mi usa come musa!

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