Gerani
ai balconi di maggio
e
il nostro fuoco
fra
il mucchio delle cure quotidiane
Aspettiamo
la sera
-
da tempo il buio è nostro amico
La
minestra nel piatto
la
vestaglia sul letto
l’aria
di scirocco vela la luna
Questo
raccoglierci in stanze oscure
è
un abbraccio di vento
Il
tremore dei corpi
ci
dice ch’è tempo d’amore
***
Per
quanto siano accorti ed efficaci
gli
artifici del cuore e della mente
il
tempo che scompone i nostri giorni
è
un'arida montagna
che
non si fa scalare
E
tuttavia tu m'apri come rosa
e
mi percorri e mi circondi
di
tenera allegria
Mi
dici che mi ami
e
si rinnova il sangue
nelle
mie vene stanche
E
viene aprile
***
La
casa ti aspettava
Seguiva
i tuoi passi mattutini
dissolversi
lungo i marciapiedi
guardava
il dondolio
delle
tue natiche virili
disperdersi
nel bosco della folla
La
casa ti aspettava
Cuscini
rosa e gerani alle finestre
il
vino e il pane -rito consustanziale
le
braccia calde e il fresco di lenzuola
La
casa ti aspettava
Rammendava
gli strappi
con
ragnatele di fili colorati
e
immaginava per noi
quell’autunno
che non venne mai:
la
coperta sopra le ginocchia
ai
piedi il nostro cane
a
leccarci le dita
Anna
Maria Bonfiglio
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