Patrizia Sardisco
è nata a Monreale dove tuttora vive. Laureata in Psicologia, specializzata in
Didattica Speciale, lavora in un liceo di Palermo. Scrive in lingua italiana e
in dialetto siciliano, sue liriche e alcuni
racconti brevi compaiono in antologie, riviste e blog letterari. Vincitrice
e finalista in diversi concorsi a carattere nazionale, nel 2016 ha pubblicato,
per i tipi di Plumelia, la silloge in dialetto Crivu,
vincitrice del Premio Internazionale Città di Marineo. La sua produzione in
italiano è invece interamente inedita. Da marzo 2016 cura, insieme alla poeta
Alba Gnazi, il blog Un posto di vacanza.
#2
la
Vecchia
al
petto stretta
la
borsa dai ricami
ricava
identità cifra su cifra
rafferma
punti forti nel diritto
ostenta
una retorica al rovescio
sorda
sa misurare il lessico
bene
al riparo da spifferi ideali
_
come ogni vecchio sa
nella
sua casa
quali
infissi serrare e che suffissi
non
avere in comune con la storia
tira
a scossoni incerti fili fila
paventa
le correnti
spinte
di spore spurie
rigurgito
di primavere
promananti
dal mare
se
il vento è da ponente
_
spalancare a ponente
saracinesche
a sud.
#6
di
nuca
prona
ai muri
puoi
lavarti le mani. Intanto
reti
a strascico
rigettano
ai pesci
anche
il tuo stesso lunghissimo viaggio
#7
di
nuca
fiacca
guardiana sterile
la
culla in catalessi traballante
paura
suggerisce atarassia
e
porgere generiche parole
[non
fondi, non fecondi]
ti
tremano le mani: t’ostini in distrazioni,
hai
frequenti momenti di amnesia
in
sogno hai creduto che bastasse
mettere
in fila piccole monete
#14
a
picchi variabili
di
degradazione
di
degrado
a
dissipare
la
disperazione
il
mare in moto vicariante
a
dissipare i numeri
il
mare a dissipare il fiume
senz’estuario
in terra a sangue freddo
a
dissipare colpa
pensieri
parole opere
a
dissipare omissioni
o
forse niente, nessuno nell’ossimoro
basterebbe
voltarsi
per
continuare a vivere
agire
le parole scritte
Nessun commento:
Posta un commento