mercoledì 7 febbraio 2018

Marco Ribani - Tre poesie inedite -






C’é un varco nel tempo se rompi cio’ che t’imprigiona
dove tutto diventa circolare
é il tempo in cui gli alberi si mettono in cammino
e gli umani mettono radici
ciascuno cerca un nuovo luogo
oltre il confine degli occhi
oltre le montagne
dove si trova un’innocenza nuova.
Ho visto nel cammino due alberi baciarsi
e due amanti intrecciare le radici
e lo stupore portava allora gioia in forma pura.
Si sente dentro il bosco Si..Si sente
un'invisibile bellezza tutta viva
che attende solo una domanda
purchè sia ingenua e pura come quando
eravamo al centro dell’origine del mondo
una sola e grande vita.
Potremo allora unire linfa e sangue e cuore e ali e aria.
Saziare infine quella fame che c’inebria.



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Quando viene il primo sole
nelle brume le ombre non fuggono
ma paiono venire galleggiando
sulle onde tiepide e dorate
tra le nuvole e tra queste
Quella
un raggio orizzontale compare
all’improvviso rivelando intorno
mandrie di un bestiario magico
irrorato dai colori. I rossi i viola
gli azzurri e i vari gialli
che partono dal nulla e poi sono
nell’oro.E qui sparisce il tempo
i millenni si dissolvono nell’aria.



** ** **



Dunque ho constatato la mia morte
quella che chiamano il passaggio a miglior vita
ma mi vedo ancora qui sul fiume
trascorrere antichi istanti di bellezza
e viene dalla radura dei salici giganti
il suono originario che ci lega e ci allontana
Qui io sono in un corpo di magia
che chiama e ascolta il mormorio del mondo
e lo trasforma in invisibili segnali per le stelle



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