Ivano Pardi |
Anime acquee
Fotoni
stralunati di profughi
marini
– di larve che s’avanzano
agli
orli di un sipario,
pallidi
i sembianti …
(un
soliloquio di chiarore
da
sferici fondali).
È il
canto d’un approdo
o
scialbo liquefarsi di voci
memoriali,
d’anime acquee?
Come
vanno vinte e … avvinte
nel
bubbolio silente
tra il
ferino e l’umano!
Da
forze oscure brividi di vita
(come
sogno di Jung)
e
flebili farfalle
e
steli di vaga azzurrità.
Grazia
Di Lisio
Da "Compresenze", Tracce 2009
Anime acquee
Il monte Camicia, che riveste a strapiombo il verde profilo
dei colli di Castelli, sulla scarpata dove fluisce il gorgoglio del fiume, può
diventare malinconico specchio del Dna del dolore. Un paese, un gorgo silente.
Ma il verde può evocare l’azzurro interiore come un giglio d’acqua che fluttua
nel grumo della mente e rimuove emozioni, affetti lontani. I pigmenti sfilati
del paesaggio di Pardi si slargano di rinnovate emozioni, di colori svaporati
in memorie involontarie, magmatiche onde stese a plat con la forza e la morbida plasticità di un vigoroso
pennello. Eco di chiaroscuri interiori di ombre distese sull’ombra
dell’inconscio; ma è il pastello il tenue bagliore che illumina e modella
pulviscoli cromatici di essenze luminescenti: scandaglio dell’altro da sé, un
appiglio in cui nascondere ombre del passato, in cui disvelare l’attesa di
figlio dietro un muro di alghe mobili, sia pur avvinghiate a cordami di dolore.
Pardi stempera la sua visione affettiva in ‘acquarelli dell’anima’, in un
impressionismo dialettico che sprofonda con l’accentuarsi del celeste-azzurro,
nel magma dell’io: le ombre che appaiono e scompaiono dai fondali sono anime
d’acqua, fantasmi danteschi in delirio di coscienza, con volti deformati e
imprigionati in rivoli d’acqua. Eppure, come fotoni di luce, rimbalzano dallo
sfondo, guizzando in trasparenza. Sono le onde del pensiero a catturare i
‘bissi’ di mare che ci legano al destino, a creare immagini e visioni di
profughi in cerca di approdo nell’isola che non c’è, dilatando il respiro
accarezzato oltre l’altrove. I contrasti esistenziali sono resi con tutta la
gamma d’azzurro fino al blu profondo del mare. Le identità stravolte diventano
ombre sfumate, fili tesi, vibrazioni di magma. Tsunami cromatico che ingorga
terra e mare.
Grazia Di Lisio
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