mercoledì 6 aprile 2016

Antonio Alleva



Foto di Beniamino Procaccini
Antonio Alleva è nato e vive a Nocella di Campli (TE). Ha pubblicato Le farfalle di Bartleby (Tracce 1998, Camaiore Proposta 1999), Reportages dal villaggio in 7 poeti del Premio Montale 2000 (Crocetti 2001) e La tana e il microfono (Joker 2006, prima rosa finalista Camaiore 2006). È presente in antologie, riviste, volumi collettivi, tra cui Ombre come cosa salda. Il purgatorio letto dai poeti Canti I-IX (Il Ponte del Sale, 2009), In classe con i poeti (Puntoacapo Editrice, 2014), e in Nutrimenti - Poeti italiani per l’Expo (Edizioni Tracce, 2015). Nel 2014, sempre per i tipi di Il Ponte del Sale, ha curato insieme a Patrizia Vernisi il volume postumo di Raymond André, Rue des étrangers.  Il suo nuovo libro, Ultime corrispondenze dal villaggio, (Il Ponte del Sale) è stato pubblicato a ottobre 2016.

                               
                         

Miniantologia



*  Ciao, Papà

*  Alexis

*  Inviato Speciale. 1

*  Inno alla Fatica

*  Desert Fox

*  E ti dico tutto questo

*  Onna












               

CIAO, PAPA’







No, no, perché questa commozione?
ammira piuttosto il movimento della lacrima:

sotto una girandola di calmissimi fiocchi
sotto l’anglosassone eleganza dei bianchissimi tigli

               lungo la guancia sulla foglia
            quindi su tre fili d’erba stillando
facendoli ondulare poi la inghiotte il manto bianco.

Sorridi dalla radice a quel lieve sussulto.










ALEXIS







Dalla mia brughiera senza un’anima viva

                      mamma,

mi godo il silenzio i vetri chiusi la distanza
e ti cerco i capelli:

ho sempre il cuore rigato da quelle parole
(ancora un giorno chiusa in casa da sola)
da gente e visioni zeppe di punteruoli:

ho voglia di dare inaudite carezze
     (ti cerco di nuovo i capelli)
metto su una musica di pianoforti e tubular bells:

intanto ti mando Alexis, il mio primo figlio
insieme al resto del racconto lancinante di giostre e bandoneon.

Perdonami mamma, ma io sono morto per il giorno.













INVIATO SPECIALE. 1




Si può ancora girare sollevare il bavero sul collo
indossare un giaccone yachting, comodo e veloce
e scarponcini caldi saldi, gli occhi carichi di sonno
ma nonostante tutto la barba già fatta

                      e missili tutt’intorno

e artiglieria pesante mine nell’erba
il ronzare elettronico di elicotteri telecamere
                                                                     e caccia
e nonostante tutto l’aroma profondo il caffè

                     nella mattina tersa

il dolcissimo aroma il tabacco e
io nonostante tutto mi fermo un attimo lo sento
                                                                      battere
titillo il dolce del dolce, l’assurdo, sorrido
                                                               e mormoro

“ne valeva la pena ne vale sempre la pena”

tra Assìm che cade e il fischio delle pallottole.
















INNO ALLA FATICA




ma tu esonerami ti prego
che io sono stato deputato non solo a sentire
       ma anche a dire

e sentilo come cresce il rimbombo
                                          delle grandi coazioni
      l’approfondirsi
pacato e inarrestabile delle grandi percezioni

sentilo come vive il miracolo del dolore il miracolo
                                                                  della gioia
il miracolo della bellezza il miracolo della fatica
come vive il miracolo della morte e il mio,
                                   continuare quest’assurda sfida

e sentilo il peso di questo tronco in piena clavicola
come vive il miracolo di impreziosirlo con la voce.


              ma tu esonerami ti prego,
fammi piuma pioppo ginestra       fammi
baluginio celesteargento tra il bianco della ghiaia
                                                e il verde delle querce

  aggiungi una nuova nota alla grande intonazione
  migliora la tua perfezione
  dichiara

aggiunta la nuova figura dell’angelo apprendista
al popolo degli uomini.











DESERT FOX
(Merry Christmas)




Eccola lì, nel rettangolo della finestra
tra l’ulivo sull’orto pensile di Palmina
il lauro e il mio pesco che dorme


eccola lì strettissima lunga e dritta, velocissima
uno uno sbaffo perfetto nel cielo celeste nel
nel cielo turchino già pronto a riaccogliere la cometa di Betlemme


qui è già tutto una carezza, con le prime luci a forma di stella
con quelle a forma di pigna, con le luminarie intermittenti a mò di
                                  pupazzo
cento pupazzi colmi di luce lungo l’abete nel giardino di Quinto


eccola la scìa
stanotte ci ricorderà suoni, feroci nomi, precise destinazioni:

              B1          Tornado

e ribolle lo sterminato ricordo dell’esercito di Dario.















E TI DICO TUTTO QUESTO







e ti dico tutto questo perché lo sa bene
l’acqua santa di questo pianoforte
come ormai solo certa musica, o l’approfondirsi della parola,
possa celebrare nuovi battesimi ogni volta che la morte

            riverbera dal nitore del peso

e ci piega pericolosamente l’inclinazione della fronte.









ONNA







poi si esaudì la misericordia del mio dio
ma la madre terra matrigna come sempre

ne pretese per sé almeno altri trecento
mentre io avevo urlato e urlato
e urlato
              «eccomi        prendi pure solo io».


Gli uomini non sanno più che farsene né dell’ombra né degli angeli
dello sguardo sbilenco che mette a soqquadro, dello sguardo
che colma di vera luce tutto questo vuoto dorato

ora qui          è mozzafiato
lo scenario delle tendopoli
la replica della commovente fratellanza

ora qui           io
che già ero senza casa senza lavoro senza denaro
accolgo e benedico
ripeto:     accolgo e benedico

                perché finalmente si potrebbe tutti insieme farla finita
                col miele,  con l’antico inganno delle radici,
                perché finalmente si potrebbe tutti insieme
                urlare il nostro amen come si deve

e ricostruire un vero altrove direttamente nel cuore dell’esilio.





Antonio Alleva



(...Un colpo, un colpo solo, una per ogni tappa di pubblicazione.)

                                
                             












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